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Castelo da Pena - Il palazzo da favola di Sintra

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Un castello unico al mondo, dai colori sgargianti, circondato da un ricco parco e arroccato sulla cima di una collina: è il Castelo da Pena, il palazzo simbolo di Sintra. Inserito tra le sette meraviglie del Portogallo ed eletto Patrimonio UNESCO, è una delle destinazioni turistiche più popolari nei dintorni di Lisbona.

Vi ricordiamo che il treno per raggiungere Sintra da Lisbona è incluso nella Lisboa Card.

Visita il Castelo da Pena con un Tour da Lisbona (in italiano)

Potete decidere di visitare il Palácio da Pena in autonomia, in tal caso dovrete occuparvi da soli dei biglietti d'ingresso all’attrazione e dei trasporti. In alternativa, potete prenotare uno dei tour guidati in italiano di un giorno con partenza da Lisbona che toccano anche altri luoghi affascinanti a Sintra, Cabo da Roca e la bella baia di Cascais

Visitare il Palácio da Pena - Informazioni utili

Sintra e il Castelo da Pena sono meta perfetta per una gita fuori porta con partenza da Lisbona. La distanza è minima, e non è necessaria la macchina: il treno, dalla stazione Rossio, impiega circa 40 minuti. Vi sono tre corse all’ora, dalla mattina presto sino alla tarda notte.

Una volta arrivati a Sintra, potrete raggiungere il Palácio Nacional da Pena a piedi, con una camminata tra la città, il suo giardino botanico e i sentieri che portano sulla collina (diversi i punti ristoro lungo il tragitto, ma la strada sale, quindi fate bene i vostri conti…); oppure prendere uno dei bus turistici che hanno come fermata finale proprio il castello.

Palazzo da Pena Sintra

Troverete anche molti servizi di transfer privato, pensati proprio per i tanti turisti: sono più caratteristici, ma non convengono.

Giunti al Castelo, starà a voi decidere cosa visitare. Esistono varie tipologie di biglietto: quello per l’accesso al parco, al palazzo e ai suoi interni, quello per il solo esterno del palazzo, e quello che comprende anche gli altri edifici e i biglietti combinati con tour e transfer.

Qualunque sia la scelta, ricordatevi che nel palazzo ci sono un ristorante con possibilità di buffet, una caffetteria con vista spettacolare e un vasto shop dove trovare gli immancabili souvenir.

Non mancano, ovviamente, offerte di tour e attività pensate per chi vuole viversi al meglio le bellezze di Sintra e alche altre attrazioni e città poco lontane come Cascais e Cabo da Roca.

Insomma, non vi resta che partire…

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Il castello “leggero come una piuma”

Se state pianificando una visita a Lisbona, fate di tutto per ritagliarvi il tempo necessario per visitare Sintra e il suo castello. Non ve ne pentirete! La piccola cittadina a 30 km dalla capitale lusitana, infatti, è un vero e proprio gioiello, la cui fama si deve soprattutto al fiabesco Palácio Nacional da Pena, o Castelo da Pena.
Castello da Pena significa “Castelo delle Piume”. Nome azzeccatissimo: descrive perfettamente la “leggera magnificenza” dell’edificio. E’ imponente e complesso, ma le forme e le scelte cromatiche lo rendono quasi surreale ed etereo.

Il castello fu costruito all’inizio del XIX secolo, per volontà di Ferdinando II, grande appassionato d’arte, che affidò il progetto all’architetto Ludwig von Eschwege. Ferdinando trascorse a Sintra gran parte della sua vita. La famiglia reale abitò il palazzo sino al 1910, quando, a causa della rivoluzione, dovette fuggire. Il Palácio Nacional da Pena cadde in rovina. Per fortuna, fu recuperato e riportato all’antico splendore..

Nel 2007 il Castelo da Pena è stato inserito tra le sette meraviglie del Portogallo ed è stato eletto Patrimonio UNESCO.

Una sinfonia di stili e colori

Quando Ferdinando II commissionò il palazzo a von Eschwege, diede una sola direttiva:  il palazzo sarebbe dovuto essere la rappresentazione di un’opera lirica.

Risultato raggiunto. Il Castelo da Pena è un’armonia perfetta. Qui convivono perfettamente diversi stili: gotico, manuelino, arabo, rinascimentale e barocco. Non c’è dettaglio che non sia stato curato e studiato: le colonne decorate, gli archi che ricordano le sinuosità arabe, l’aggrovigliarsi delle vie che portano alla cima, le scalinate che portano sulle torri da “mille e una notte”, le statue mitologiche sparse un po’ ovunque, i motivi vegetali…
I colori scelti per gli esterni, dal giallo al rosso, passando per le facciate ricoperte di azulejos, rendono ancora più incredibile questa “sinfonia”. I giochi di luce provocati dalle tipiche ceramiche portoghesi, tra l’altro, rendono ancora più intense le sfumature cromatiche.

Panorama Palazzo da Pena

Le sale del palazzo sono altrettanto favolose e sono rimaste uguali a com’erano nel 1910, dopo un primo restauro e poco prima dell’abbandono. Rispecchiano la vivacità stilistica dell’intera opera: decorate, ricche di dettagli riconducibili a diversi stili, fuori dall’ordinario e sontuose.

Si passa dallo stile vittoriano del salotto della famiglia reale a quello moresco della sala araba, per poi ritrovarsi tra i rilievi in stucco della sala indiana. Delle vere perle, tra le quali spiccano: la sala da pranzo, interamente ricoperta di azulejos e impreziosita dalle stoviglie e dai mobili di eccellente fattura; la camera da letto della Regina Amelia, con il letto a baldacchino, i tendaggi in broccato e le pareti sgargianti in stile islamico, su espresso desiderio di Ferdinando.

E questi non sono che pochi esempi…

Palazzo da Pena StatuaIl parco e le sue bizzarrie

La fantasia di Ferdinando II si riflette anche nei giardini. Qui convivono diverse specie botaniche, dagli esemplari esotici alle piante nordiche, che sopravvivono grazie al clima mite e favorevole dell’intera area di Sintra.

Seguendo i vari sentieri, potreste imbattervi (ed è solo una fortuna!), nelle singolari costruzioni sparse nel parco. Come la Fonte dos Passarinhos, dal sapore arabo, e la casetta delle anatre, nella zona dei laghi. Ferdinando fece costruire anche diversi padiglioni, panchine di pietra e larghi passaggi di chiara natura artificiale.

Lo Chalet della Contessa di Edla, è, forse, l’edificio più interessante del Parco da Pena. Si trova nella parte più occidentale dell’area verde, e fu donata Ferdinando II a Elise Hensler (poi contessa) come residenza estiva. E’ una tipica casa montana a due piani, simile a quelle che si trovano nelle regioni alpine. Tanto per confermare l’eccentricità delle scelte del re.

La camminata perfetta nel Parco da Pena non può che concludersi sulla Cruz Alta: il punto più alto della Serra de Sintra (la collina di Sintra), da cui godere di una vista spettacolare sul Palazzo da Pena, quello dei Moriscos e la vallata. Nelle giornate più fortunate, si vede addirittura l’Oceano.

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